L'intera regione del Veneto è classificata come territorio a medio-alto rischio sismico: anche il terremoto (a dire il vero di magnitudo 2.0, il più basso tra quelli registrati dall'Istituto nazionale di geofisica)

 dello scorso 27 aprile è stato appena percepito e solo da alcune classi (quelle ai piani più alti). Dove è stato avvertito, i ragazzi e i docenti si sono chiesti cosa fosse, se una vibrazione dovuta a un mezzo pesante o se fosse terremoto, ma nel frattempo era tutto già finito (è durato neppure 2 secondi). Nessuna scena di panico, nessuna paura di sorta. Nessun danno. I nostri ragazzi del resto, dalle elementari alle superiori, sono costantemente formati (ultima lezione in ordine di tempo è avvenuta per le classi medie giusto quattro giorni fa con le dimostrazioni di comportamenti da tenere in caso di incendio e di terremoto. Due volte all'anno vengono fatte le simulazioni di evacuazione. E' sempre attiva la squadra di emergenza per la sicurezza e la prevenzione (responsabile prof. Enrico Toscano), Sono sempre monitorati i sistemi di intervento (dagli estintori al defibrillatore, dalle porte antipanico alle telecamere, dalla segnaletica alle mappe con le vie di fuga alla sirena ai numeri di emergenza...). Sulla sicurezza negli ambienti lavorativi, tutti i ragazzi delle superiori ricevono una adeguata formazione per poter avvedere alle attività di alternanza scuola-lavoro e di stage.  I ragazzi sanno che in caso di terremoto si devono mettere sotto i banchi durante la scossa per riparare il corpo da eventuali gravi che dovessero cadere dal soffitto e poi devono subito lasciare l'aula seguendo la fila, con ordine e silenzio, senza correre e senza urlare, per raggiungere i luoghi di ammassamento che conoscono già.  Quando gli operatori di pronto intervento e di protezione civile vengono al Cavanis per i periodici incontri di formazione e di controllo dicono di trovare un ambiente con standard molto alti di formazione e di prevenzione.