L’Istituto CAVANIS ogni anno celebra le giornate della memoria e la giornata dell’Europa per non dimenticare il passato e promuovere i valori della pace, della dignità della
persona e della solidarietà tra i popoli. Da anni, con questo intento, il CAVANIS di Possagno attraverso il concorso “Diventiamo cittadini europei” collabora con il Movimento federalista europeo nel progetto di educazione alla cittadinanza. Al concorso e al suo premio, un soggiorno estivo a Neumarkt in Austria, hanno partecipato e si sono distinti numerosi nostri alunni. Per citare gli ultimi: Elena Virago, Davide Farina, Gianluca Basso, Sofia Pandolfo, Elia Zamperoni. Il Movimento federalista europeo non è un partito politico, esso porta avanti il progetto federalista di Altiero Spinelli con attività di sensibilizzazione culturale, con formazioni e interventi a livelli istituzionali. La conferenza per il triennio di tutti gli indirizzi è stata grazie alla collaborazione con il Movimento Federalista Europeo. Alla conferenza, che si tiene il prossimo 23 novembre 2017 ore 11.30, sono invitati anche i genitori dei nostri studenti e la cittadinanza. Il titolo della Conferenza è: La dimensione sociale dell’Europa. Dal Trattato di Roma ad oggi. Interviene il dott. Benedetto Coccia, professore all’Università San Pio V e la Sapienza di Roma. La prima parte dell'intervento è dedicata agli aspetti storici e istituzionali e analizza: i primi Trattati degli anni ‘50 e le condizioni e gli “umori sociali” in cui sono stati approvati (con annotazioni particolareggiate sull’Italia, desunte da fonti italiane e comunitarie come Eurobarometro), le tappe dell’allargamento, l’evoluzione dell’istituto della libera circolazione e delle migrazioni (con particolare riferimento agli italiani, recatisi negli altri Stati membri fin dall’immediato Dopoguerra) con le loro problematiche, segnalando anche significative figure di operatori socio-culturali e degli istituti di patronato. La seconda (oggetto della conferenza) si sofferma sulle dimensioni sociali attuali dell’Unione Europea , come attestano i temi trattati: il ruolo della Corte di Giustizia, la diversità religiosa, la politica per l’imprenditoria, la mobilità studentesca e la politica culturale, la collocazione demografica europea nel contesto mondiale, la ricerca scientifica, la politica di coesione territoriale, la politica linguistica e, infine, la dimensione internazionale con riferimento alle crisi umanitarie, all’Africa e alle attese della diaspora originaria di questo continente. La terza parte presenta i protagonisti dell’integrazione europea, dai padri fondatori (Alcide De Gasperi, Konrad Adenauer, Robert Schuman, Jean Monnet, Paul Henri Spaak, Altiero Spinelli) a Jacques Delors e Romano Prodi. La brevità di queste schede ne favorisce l’efficacia e consegna al lettore figure indimenticabili, capaci ancora di trasmettere apertura al futuro e fiducia nell’integrazione europea in una fase di declino dell’entusiasmo iniziale. Apertura e fiducia che, in ultima analisi, sono anche l’obiettivo di questo denso saggio sull’Europa unita.